Non tutti sanno che per rendere il caffè decaffeinato bisogna necessariamente effettuare il tradizionale processo di decaffeinizzazione volto a privare i chicchi di caffè della caffeina tuttavia, tra poco tempo sarà possibile trovare sul mercato una nuova tipologia di caffè decaffeinato naturalmente.
In effetti, nel giro di qualche anno grazie alla scoperta e alla diffusione di una nuova pianta di caffè, nota come Coffea Charrieriana, i cui chicchi di caffè risultano essere naturalmente privi di caffeina, il caffè decaffeinato potrà essere ottenuto e gustato in maniera ancora più naturale, senza dover effettuare il processo artificiale di estrazione della caffeina.
Il processo tradizionale di decaffeinizzazione a cui solitamente devono essere sottoposti i chicchi di caffè è un procedimento chimico-fisico che richiede una serie di passaggi volti all’estrazione e la rimozione della caffeina.
Innanzitutto il processo di decaffeinizzazione è effettuato quando i chicchi di caffè non sono stati ancora tostati o sottoposti alla macinatura, dunque sui chicchi ancora crudi di colore verde.
Successivamente i chicchi di caffè vengono gonfiati attraverso acqua o vapore acqueo.
Oggi è possibile distingue tre metodi principali di estrazione della caffeina, che si differenziano sulla base dei composti utilizzati durante tutto il procedimento. Si riconoscono dunque il metodo ad acqua, il metodo ad anidride carbonica concentrata, ed infine quello europeo, il quale prevede l’utilizzo di solventi organici quali ad esempio l’acetato di etico o il diclorometano.
È bene sottolineare che, nonostante tutti i chicchi di caffè usati per la produzione del caffè decaffeinato subiscano questo processo di decaffeinizzazione, la sostanza della caffeina sarà comunque presente al loro interno, seppur in percentuali molto ridotte pari a meno dello 0,1%.
Un nuovo metodo che potrebbe diffondersi tra pochi anni per la produzione mondiale del caffè decaffeinato sarà quello di utilizzare una varietà di caffè nuova, quella della Coffea Charrieriana, una pianta di caffè di origine etiopica.
La sua scoperta risale al 1983, quando un ricercatore francese, André Charrier, ha osservato la particolarità di questa pianta, quella di essere una tra le pochissime piante di caffè che risultano essere naturalmente prive di caffeina. La pianta della Coffea Charrieriana, diffusa soprattutto tra i pendii rocciosi delle foreste pluviali, è alta circa 1.5 metri e presenta delle sottilissime foglie a forma ellittica.
Proprio grazie alla sua peculiarità, l’assenza della caffeina, è plausibile che in pochi anni saranno intensificate le piantagioni della Coffea Charrieriana fino a poter raggiungere una vera e propria produzione di caffè decaffeinato naturale.
2 Comments
[…] È importante sottolineare che questo procedimento non è affatto artificiale, bensì è basato su un meccanismo chimico e fisico del tutto naturale. […]
[…] del caffè senza gli effetti stimolanti della caffeina. Con una miscela pregiata e un processo di decaffeinizzazione naturale, il “deca” Incapto offre un’esperienza di degustazione unica. Scopri le […]